Ho approfittato di questi giorni di vacanza per incominciare a sistemare l’orto. Ho trapiantato nelle prose le prime piantine di ortaggi e di erbe aromatiche, e ho seminato nei vasi alcune erbe selvatiche che intendo analizzare nelle varie fasi vegetative e poi sperimentare nella mia cucina. Lo spazio nell’orto non è molto, ma io non voglio rinunciare a niente. Solitamente trapianto poche piantine, ma di tante varietà e mi vedo così costretta ad avvicinare molto gli ortaggi mischiandoli tra le varie specie. Se questo da una parte provoca molta ilarità da pare degli esperti e tradizionali coltivatori del luogo, dall’altro mi dà la possibilità di lasciare poco spazio sulla prosa alla proliferazione di erbe indesiderate. Un ortaggio che invece confesso di non aver mai coltivato è il carciofo. Adoro questi vegetali e li utilizzo per le più svariate preparazioni. “Il carciofo dal tenero cuore si vestì da guerriero” scriveva Pablo Neruda nella sua “Ode al Carciofo”. Credo che questa immagine poetica renda perfettamente l’essenza di questo preziosissimo ortaggio che possiamo trovare con facilità sul mercato dal mese di novembre a maggio. Il carciofo infatti, riesce a resistere fino a temperature prossime allo zero e all’opposto, con temperature molto elevate, entra nella fase di riposo vegetativo. Questo vegetale vanta una vera e propria miniera di principi attivi e virtù terapeutiche, è ricco di fibre e presenta al suo interno una buona quantità di calcio, magnesio ferro e potassio . Possiede, tra le tante proprietà, un effetto diuretico, disintossicante e depurativo. Il carciofo ha un sapore forte e deciso ed è buonissimo anche crudo. Oggi lo propongo stufato con menta e semi di senape e abbinato a purè di patate. Trovo che il retrogusto amaro del carciofo sposi a meraviglia con il sapore delle patate e che la senape contribuisca a dare un delicato tocco di piccante al piatto. Possiamo scegliere tra diverse varietà, io ho utilizzato il carciofo spinoso sardo che si riconosce per la sua forma vagamente conica, le sue bratee serrate e gli aculei molto aguzzi. Il suo capolino è molto tenero e si presta a cotture veloci. La ricetta di oggi è consigliata per il mezzogiorno a causa dell’alto dell’indice glicemico della patata.
Vi lascio la ricetta.
Purè di patate con carciofi stufati alla menta e ai semi di senape bianca

Ingredienti per 2 persone
1 carciofo
2 patate di media grandezza
brodo vegetale
qualche foglia di menta
1 rametto di rosmarino
1 cucchiaino di semi di senape
1/2 cipolla di media grandezza
1/2 spicchio d’aglio
3 cucchiai di olio extravergine d’oliva spremuto a freddo
qb sale integrale o gomasio
70 ml vino bianco dolce
qb pepe
1 piccolo mazzetto di erba cipollina
Procedimento
Pulire il carciofo rimuovendo le foglie esterne, la peluria interna e tagliandone le punte . Spelare con un pelapatate il gambo eliminando la parte esterna più coriacea. Sciacquare il carciofo, dividerlo in due parti uguali per la lunghezza ed immergere le parti in acqua acidulata con limone.
Tritare finemente l’aglio privato dall’anima e la cipolla e mettere in una pentola dai bordi alti 1 cucchiaio d’olio. Scaldare l’olio e fare soffriggere l’aglio e la cipolla. Scolare i carciofi dall’acqua acidulata , adagiarli per il lato lungo nel pentolino e aggiungere i semi di senape e il rosmarino. Lasciare rosolare per qualche minuto facendo poi sfumare il tutto con il vino.
Allungare con del brodo vegetale caldo fino a ricoprire i carciofi. Cuocere a fiamma media, per 20-30 minuti circa, controllando di tanto in tanto che il fondo di cottura non si asciughi eccessivamente, nel qual caso aggiungere altro brodo. Aggiungere la menta spezzettata e aggiustare di sale e pepe.
Mettere a bollire le patate a vapore con la buccia . Dopo circa 20 minuti controllare con una forchetta il punto di cottura del tubero.
A cottura ultimata, eliminare la buccia e con un schiacciapatate formare il purè aggiungendo a piacere sale e olio.
Prendere un piatto, appoggiare a lato un coppapasta e insere il purè andando a formare un timballo. Togliere i carciofi dalla pentola e adagiare la testa del carciofo sul purè lasciando cadere il gambo sul piatto.
Completare l’impiattamento distribuendo sul piatto dell’erba cipollina, una parte della salsa di cottura del carciofo , qualche goccia d’olio e se necessario del gomasio.
Preferire al sale il gomasio. Se vuoi sapere la ricetta CLICCA QUI.
Per il soffritto nella ricetta viene utilizzato pochissimo olio ai fini di rendere il piatto più salutare. Con l’utilizzo di una buona pentola antiaderente possibilmente con rivestimento in pietra è possibile comunque ottenere una buona doratura della cipolla
Se il brodo lo fate con il dado, preferite dadi vegetali biologici e senza glutammato. Se sei interessato all’ autoproduzione di un dado vegetale casalingo CLICCA QUI.
Cuocere le patate a vapore con la buccia ne diminuisce l’indice glicemico.
Le foglie scartate andranno benissimo per il brodo vegetale, oppure, potete utilizzarle per un decotto depurativo.
Durante la pulitura è bene immergere il carciofo in acqua acidulata ai fini di evitare l’ossidazione dell’ortaggio e il conseguente annerimento delle foglie
Per pulire i carciofi utilizzare sempre un paio di guanti, altrimenti le mani diventeranno nere per effetto delle sostanze in essi contenute. Per pulire le mani può aiutare sfregare con una fettina di limone e sciacquare con acqua fresca corrente.